Quando si pianifica un viaggio in mare l’ultima cosa a cui si pensa è il maltempo in barca a vela.
Un po’ per scaramanzia e un po’ perché ci si basa sulle previsioni del tempo, si spera di non dover affrontare nessuna tempesta quando si è in navigazione. 

Nonostante tutti gli scongiuri e i controlli può comunque capitare di imbattersi nel cattivo tempo… cosa fare allora per salvaguardare barca, persone e attrezzatura? 

Te lo spieghiamo nelle prossime righe!

Segnali di maltempo in barca a vela

Quando arriva il maltempo i segnali sono abbastanza riconoscibili: 

  • vento in aumento
  • mare che si ingrossa
  • temperatura che si abbassa
  • nubi e pioggia 
  • barca a vela che soffre beccheggio e rollio
  • visibilità ridotta

Gli elementi standard per misurare il maltempo sono il vento e le onde. 

In una scala da 0 a oltre trenta nodi, dai 20 in su si parla di maltempo, mentre oltre i 30 siamo in presenza di una burrasca. 

Quello che non può essere standardizzato e che cambia per ogni persona è la percezione del maltempo in barca a vela: oltre alla propria predisposizione, a influire su questo aspetto ci sono anche le dimensioni (più è grande e stabile, meno si soffre) e la forma del mezzo. 

I danni provocati dal maltempo in barca a vela possono essere diversi: rottura del timone, rovesciamento dell’imbarcazione, rottura del tessuto o di un cavo. 

Come evitare e affrontare il maltempo in barca a vela

Per evitare il maltempo in barca a vela la soluzione più logica e ovvia è quella di partire nel momento giusto

Questo può significare anche posticipare la partenza di qualche ora o addirittura di un giorno. Quando si è in viaggio invece si può pensare di cambiare rotta per evitare di scontrarsi con le turbolenze che si presentano sul cammino previsto, anche se si allunga il tragitto

Abbiamo detto che questa è la soluzione più ovvia, ma non la più praticata e infatti, molto spesso, per rispettare il programma prefissato e non cambiare itinerario ci si trova a dover affrontare piccole e grandi burrasche. 

Cosa fare dunque in questi casi?

Sicurezza prima di tutto 

Quando ci si ritrova ad affrontare il maltempo in barca a vela la priorità è e deve essere la sicurezza. 

Questo significa indossare il salvagente o giubbotti autogonfiabili. In secondo luogo occorre assicurarsi con una cintura alla jack-line, un cavo che si estende per tutta la lunghezza della barca e che evita di cadere fuoribordo, evenienza alquanto probabile con onde e mare mosso. Questa deve essere predisposta in ogni momento, sia durante il giorno che durante la notte, quando la visibilità è scarsa e la probabilità di essere ritrovati in caso di caduta in mare è davvero bassa. 

Tutte le persone che a bordo non si occupano di manovre e cambi vele devono stare sottocoperta, la parte più protetta della barca a vela, ma anche quella dove il rollio si avverte di più. In caso di maltempo può essere utile stare sdraiati al caldo ed evitare pasti impegnativi… il mal di mare è un’eventualità tutt’altro che remota!

Dopo aver pensato alla sicurezza delle persone occorre dedicarsi alla salvaguardia del mezzo: per non imbarcare acqua è necessario chiudere tutti gli oblò e gli osteriggi. 

Ridurre la velatura in anticipo 

Quando si affronta il maltempo in barca a vela il tempismo è tutto, ecco perché è fondamentale ridurre le vele in anticipo. 

Questa semplice azione permette di evitare gli sbandamenti e di manovrare il timone in maniera più facile e leggera. 

Farlo prima che si scateni una burrasca è una cosa, farlo dopo può essere difficoltoso o addirittura pericoloso. 

Nonostante questo spesso si tende ad aspettare convinti che la tempesta passi veloce o perché non si è preparati ad affrontare questa evenienza… è un errore che accomuna sia chi è alle prime armi che naviganti più esperti!

Attenzione al serbatoio

Il maltempo in barca a vela è difficile da affrontare per l’equipaggio ma anche per le attrezzature dell’imbarcazione. 

Per quanto riguarda il motore occorre stare attenti al rimescolamento del carburante: il mare agitato può muovere in maniera violenta il serbatoio, eventualità che fa ristagnare il gasolio sul fondo e otturare i filtri. 

Per evitare che accada bisogna imbarcare carburante pulito e installare dei dispositivi che facciano fuoriuscire sporco e impurità. 

Stare a distanza dalla costa

In caso di maltempo in barca a vela le condizioni atmosferiche e la scarsa visibilità rendono difficile tenere un’andatura costante: se corrente e vento spingono al largo aiutano nella navigazione, altrimenti complicano la vita dello skipper.  

È sempre necessario prestare attenzione a eventuali ostacoli e fondali bassi, stare lontani da isole e promontori, ma anche da altre navi che possono capitare sul tragitto. 

Mettersi alla cappa

Se le condizioni lo permettono navigare con il vento in poppa è l’opzione migliore e più semplice da attuare. Quando non è possibile l’alternativa è mettersi alla cappa, ossia mantenere una posizione stabile, in attesa che il maltempo passi. È possibile stare fermi in questo modo anche per qualche giorno, facendo brevi turni di guardia sul ponte. 

Dopo questi consigli chi ha paura del maltempo in barca a vela?

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